Ho cercato la meraviglia annusandovi il petto.
Ho scoperto di distruggerla mentre mi tornava indietro il fiato.
Così, nascosta, ho nascosto anche i miei occhi nel buio.
E nella luce...
Ho leccato il sudore per scoprire il mio gusto. Ho riso...stordita dalle lacrime.
E dalla lingua che brucia.
E ho perso la ragione, e violentato il senno, e creato mille mostri. D'ignoto, inconscio e incoscienza.
Era tardi, era presto.
Mi sono sentita Dio. Ed ero una donna.
Ma non chiedermi quale...
E di trina in trina, di lino in seta, mi son persa...Ho affogato mille colori e ancor più parole per una goccia di malessere.
Per un brandello di me.
Per donare qualcosa.
Che s'è perso, in un bacio mancato. In un gesto sottile.
Che bastava svelare lo specchio...e scoprirsi alle spalle un sorriso.