Sono stanca di nascondermi. Non c'è ragione. Non ho bisogno.
Non voglio più togliere il disturbo. Mi avete frantumato l'anima in mille pezzi. Straziata, violentata, uccisa. Massacrata in un angolo nella mia Nigredo.
Da dietro le grate, in una sola sera, la storia della mia vita. Ho mescolato i ricordi. Ho rinchiuso i giorni nei giorni. Ho scelto di annusare il tramonto.
L'olfatto incide la memoria e richiama i rigurgiti di emozioni. Quelli che vengono da dove è profondo. Quelli che arrivano alle vibrisse dei gatti, come alla pelle degli uomini.
Ho passato occhi su occhi in rassegna. Mi sono respinta. Mi sono riconosciuta.
La rabbia è ciò che mi mancava. La sola che potesse chiudere questa mezza danza macabra.
La sola che può proteggere chi davvero non ha colpe.Adesso non lascerò che nessuno ferisca il mio mondo.
È in bilico. È incerto. Ha parole silenziose.
Ma sento che è bello.
Ha la fragilità e la forza di un sorriso e io giuro di volerlo difendere col sangue.
Adesso ho Altro a cui pensare. È qualcosa di importante. Ha qualcosa di vivo.
“Con libertà e poesia”, mi hanno suggerito...E ha un gusto che mi è piaciuto.Adesso è il momento di passare al Maggiore.
Adesso.
Adesso...Albedo.