E' attestato ormai: dall'età della ragione (ma temo ancora prima) il sabato pomeriggio Naeratus crolla ed assume la stessa vitalità di un'ameba in letargo. Se c'è il sole poi, la situazione peggiora ulteriormente.
Pensare che sono scesa a casa perché a Milano:
1) Non riesco a studiare.
2) Non posso andare in palestra.
Risultato?
Sto diventando pazza perché mia madre è giunta al decimo “Ciao!!!” prima di uscire;
oggi non ho aperto libro, ed è una settimana circa che, vista la mia costanza nell'attività fisica, la cellulite sulle chiappe si riunisce in danze tradizionali ed intona canti di gloria al Signore.
Sto diventando l'emblema della pigrizia, altro che Arcano inesistente.
p.s.: Però ci sono aspetti profondamente positivi nello stare a casuccia! (...oltre a regnare indomita e sovrana sull'entropia che genera il mio passaggio; e fatta eccezione anche per la possibilità di insultare le pareti bianche nei momenti di picco down dell'umore...)
...dormire con il gatto; andare a Lerici il sabato mattina, spulciare tra le bancarelle del mercato e fermarsi ore a guardare il mare;
preparare piatti di tofu mentre mio padre mi osserva con uno sguardo schifato, salvo poi chiedere il bis;
fare la cerimonia del tè recitando la parte del Gran Maestro anche se non c'è nessuno con cui bere – e costringere la zia a prenderne una tazza quando ti viene a trovare.
io direi che dovresti ringraziare che dopo il decimo "ciao" tua madre non rientri in casa perchè si è dimenticata qualcosa e che , quindi, ricominci con l'infinito rito del saluto.....
RispondiEliminaGhgh! Ma se proprio vogliamo entrare nel dettaglio, mi ha ri-chiamata dal giardino con un urlo disumano per dirmi di spegnere la caldaia che era impostata su manuale.
RispondiEliminaVista la proverbiale attenzione della sottoscritta, la sera a Carrara sono stati avvistati esotici animali tropicali...
vabbè meglio così che i pinguini che girano da me giù a sestri...con i miei è una continua lotta per alzare e abbassare il termosifone XD
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